Abuso infantile

04.10.2013 15:36

Abuso sessuale infantile 

■ Quasi tutte le persone che sono state abusate da piccole crescono con l’innata convinzione che ci sia «qualcosa che non va in loro». A causa di tutti i messaggi negativi che hanno ricevuto su loro stessi e sul loro valore come persone, si sentono intrinsecamente «difettosi», inferiori agli altri, costantemente inadeguati in ogni situazione. Questo senso d’inadeguatezza diventa una parte molto profonda della personalità.
In altre parole chi è stato abusato non si ritiene inferiore agli altri in quanto brutto, stupido o altro ma perché sente di non valere niente come persona. A causa di questo cronico senso d’inadeguatezza che provano, le vittime d’abuso tendono a criticarsi, a «buttarsi giù», a dubitare delle loro competenze e capacità. Questo senso d’inferiorità è all’origine di molti sentimenti d’ansia, depressione e comportamenti distruttivi.
Se la persona è stata abusata, è importante ricordarle che il senso d’inferiorità che prova non è una caratteristica della sua personalità. È un qualcosa che le è stato inculcato a poco, a poco dai suoi abusanti, trattandola come se fosse stupida, cattiva e non valesse niente. Ma continuare a criticarsi significa fare a se stesso, quello che gli abusanti le hanno fatto da bambino. Al posto di continuare a biasimarsi per quello che avrebbe dovuto fare e non ha fatto, o peggio ancora per quanto dovrebbe essere e non è, è utile cominciare ad approvarsi per quello che è riuscita a fare: sopravvivere.
Il primo passo per ricostruire la sua autostima è quello di riconoscere come si senti nei confronti di se stesso. Occorre imparare a capire come i suoi sentimenti d’inadeguatezza, di vergogna e di rabbia pervadono la sua vita e le fanno prendere delle decisioni sbagliate.

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