Marzo 2014 : Finalmente Libere di Ricominciare!

Ringrazio per aver potuto assistere a tutto il percorso che ha portato alla pubblicazione di questo libro, dalla primissima idea nata questa estate a Stefania, alla mia richiesta di collaborazione gentilmente accettata, alla ricerca delle storie, agli inviti sempre diversi per creare partecipazione, alle infinite scadenze mai rispettate :)  , alla conoscenza delle Donne con le quali abbiamo collaborato, alla raccolta delle storie, alle liberatorie...
Eccoci, siamo arrivate alla fine.
Il libro e' stato pubblicato con grande emozione da parte di tutte.
Personalmente posso dire che e' stata un'esperienza meravigliosa (spero possa ripetersi presto!!!). 
Oltre all'obbiettivo molto nobile che ci eravamo prefissate, e abbiamo raggiunto, questa pubblicazione mi ha dato l'opportunita' di conoscere persone fantastiche : innanzitutto Stefania che mi ha ascoltata e coccolata in tutti questi mesi e poi TUTTE le Donne che hanno scritto, anche quelle che ci hanno provato inizialmente. 

Grazie all'editore che ha permesso la realizzazione di questo progetto perche' senza il suo impegno e la sue generosita' , non saremmo mai andate da nessuna parte.
Grazie a tutte davvero! Vorrei abbracciarvi forte!
Sono sicura che prima o poi potremo incontrarci, tutte insieme!
Spero che questo libro abbia successo, che il nostro dolore e le nostre lacrime possano servire ad altre Donne a sentirsi meno sole.
Ma soprattutto che porti il piu' grande messaggio di speranza : non siamo sole, SIAMO LIBERE!

Questo e' quello che posso dirvi col mio piccolo cuore :
VI VOGLIO BENE!

Veronica Picazzo


 

Il commento di una donna che ha aderito :

"C'è una cosa che mi sento di dire : prima di tutto che io stessa ho partecipato al progetto. E' facile pubblicare tanti link contro la violenza sulle donne, ma appena c'è una minima possibilità di fare qualcosa, anche di molto molto piccolo, perchè è davvero una piccolissima cosa rispetto al lavoro pratico e concreto di tante altre donne che lavorano in maniera gratuita nei centri anti-violenza, tutte si tirano indietro; non ci sono problemi per la privacy, cha sarà completamente tutelata, nessuno saprà la vostra identità. Volendo fare le furbe, le promotrici dell'iniziativa se le sarebbero potute perfino inventare le storie con tutto quello che succede davvero ogni giorno dappertutto, e invece hanno fermato il progetto in attesa di donne che spontaneamente vogliano dare il loro contributo, senza forzatura alcuna, e io sono d'accordo, però prima di pubblicare solo post contro la violenza e lamentarsi, non facciamo che poi davanti ad un'occasione seppure piccolissima di fare qualcosa di concreto e senza nessun rischio per la persona, tutte fanno finta di nulla, non è giusto! Così le nostre sono e rimarranno sempre e solo chiacchiere, per cui, pensiamoci bene prima di farci scappare così, come sabbia tra le mani, l'occasione , seppur, piccola, di fare qualcosa di buono, ma d'altronde seppure è vero che l'oceano è formato da milioni di milioni di gocce d'acqua, anche una sola goccia fà comunque parte di quello stesso oceano, dobbiamo unirci se vogliamo essere aiutate ma anche aiutare le tante, troppe vittime, e non limitarci solo alle lamentele! Grazie, avete i contatti se volete" C., vittima di violenza come altre....


Un sms per aiutare i bambini vittime di violenza e abusi

 

Sono 29.309 i minori allontanati dalla famiglia perché vittime di violenze, abusi, maltrattamenti. Se si contano quelli che hanno provato l'esperienza di vivere lontani dalla famiglia, nel solo 2010 sono stati 40mila. Numeri molto alti, che dimostrano che il fenomeno richiede un intervento.

Da oltre 15 anni Fondazione L'Albero della Vita si prende cura di loro, ogni giorno. Li accogliamo nelle nostre strutture protette, a volte insieme alle loro mamme. Organizziamo attività educative nelle periferie delle grandi città, riportiamo fiducia e speranza nella loro vita e in quella delle loro famiglie.Alla base dell'allontanamento spesso ci sono le relazioni interne alla famiglia, la poca cura degli genitori, le violenze, ma anche problemi stessi di mamma e papà, come i problemi di dipendenza da alcool e sostanze. A tutto ciò, si sono aggiunti i problemi economici e lavorativi, soprattutto negli ultimi tempi.

COME PUOI PARTECIPARE

Con un Sms al 45598 puoi partecipare anche tu.

 

Basta questo semplice gesto per donare 1 euro, oppure 2 o 5 euro con una chiamata da rete fissa. Il ricavato andrà a sostenere l'attività di sei comunità di accoglienza: la BussolaZeroseiLa FeniceGiovani in Crescita, le due de La Rondine. Sono vere e proprie case, dove i ragazzi possono finalmente trovareaffetto, attenzioni e un reale calore familiare.

 

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Dal 21 al 10 novembre partecipa alla campagna #NessunBambinoEscluso,condividi questo post su Facebook e su Twitter con l'hashtag, invialo ai tuoi amici e chiedi di contribuire anche a loro.

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Infine puoi sostenere i nostri progetti con una donazione, cliccando qui

 

 

 

Grazie per quello che potrai fare

NESSUN BAMBINO ESCLUSO

Io personalmente ho partecipato e sto diffondendo l'iniziativa anche a scuola e tra le mie amiche.

Facciamo rete, aiutiamo questi bambini!

Veronica


Le donne raccontano la violenza tramite le frasi degli stupratori

 

Il progetto "Unbreakable" è stato lanciato nel 2011 da Grace Brown, una fotografa di 21 anni. Sul sito del progetto, lei stessa spiega:

"Sono sempre stata circondata da vittime di abusi sessuali. Una sera di ottobre, ero fuori con un’amica che ha scelto di condividere con me la sua storia.

Anche se avevo sentito dozzine prima, questa mi ha particolarmente colpito e mi ha spinto a capire quanto queste tragedie siano all'ordine del giorno. Mi sono svegliata il giorno dopo con l'idea di Unbreakable". 

L’obiettivo della giovane fotografa è offrire "una maggiore consapevolezza delle questioni che riguardano la violenza sessuale", così ha chiesto alle persone vittime di abusi di spiegare provare a spiegare quei tragici momenti con le parole che forse più dei gesti rimangono nella mente di chi subisce una violenza.

Ed ecco che all’immagine della donna o dell’uomo, si accompagnano frasi raccapriccianti a volte surreali, che nessuno vorrebbe mai ascoltare, ma alle quali invece dobbiamo prestare molta attenzione. Se siete interessati a partecipare al progetto e volete presentare anche voi un’immagine, ecco come fare

projectunbreakablesubmissions @gmail.com


Il nostro  giornalino scolastico in rinascita...


Musica per tutti

La Rifondazione Comunista del circolo di Brindisi nell'ambito della sua attivita' politica contro l'ingiustizia sociale promuove la :

CHITARRA SOCIALE!

- Pratica Strumentale

- Orientamento ed avviamento alla pratica strumentale per chitarra

L'arte è un bene comune e tutti devono poterla coltivare! In questo Paese in cui i ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri, l'arte rischia di diventare un lusso per pochi. Rifondazione Comunista circolo di Brindisi propone corsi di chitarra a prezzi politici con l'assistenza di musicisti professionisti.

 - otto lezioni 60 euro...e puoi suonare subito entrando nel meraviglioso mondo della musica!

Orari :
lunedi dalle 17 e 15 alle 18 e 15 e mercoledi' dalle 17 e 30 alle 18 e 30.

Per informazion scrivere a
p.letizia@gmail.com o telefonare al 3382064980.

 

Vi aspettiamo numerosi!


Teatro dell'oppresso

 

A Brindisi , nel mese di Novembre, si avvierà un laboratorio teatrale basato sulle tecniche del "teatro dell'oppresso", promosso dal collettivo femminista " maistarezitte ".

Chiunque voglia partecipare, può farlo mandando la propria adesione a questo gruppo : maistarezitte@groups.facebook.com .

Si tratta di  teatro de-professionalizzato  : si basa su tecniche che rompono la barriera attore-spettatore, fa scaturire i grandi problemi sociali e collettivi perche' si basa sull'esplicitazione di conflitti interpersonali e sociali .

Gli incontri avranno sede in Brindisi, via de Gracchi 41.

Il corso è gratuito, si chiede solo un contributo minimo mensile (10 euro) per sostenere le spese della sede. 

Collettivo femminista "maistarezitte" Brindisi , per informazioni 3382064980 (Letizia,Daniela) . 


 

ASCOLTO DONNA dell’Associazione Genere Femminile offre ascolto e dialogo. È un luogo dove confrontarsi, a disposizione di chi sente di avere perso i propri punti di riferimento; di chi vorrebbe conoscere meglio se stesso e le proprie risorse; di chi vive una situazione di disagio; di chi ha subito una discriminazione sul lavoro o per motivi etnici; di chi vive momenti di difficoltà nella sfera personale o di relazione; di chi desidera uscire da uno stato di solitudine; di chi subisce violenza.
 

SERVIZIO GRATUITO DI ASCOLTO, CONSULENZA LEGALE E PSICOLOGICA SUL DISAGIO FEMMINILE E MASCHILE.

SI RICEVE PER APPUNTAMENTO telefonando al Numero Verde:
800.66 08 04 (lun/ven - ore 9/18).
"Ascolto Donna" ha sede a
Roma, in via A. Crivellucci n. 3, negli spazi gentilmente concessi dalla Parrocchia San Giuda Taddeo (Metro A Colli Albani, autobus 87, 85, 671) tutti i giovedì dalle 16 alle 20.


 

Denunce

Puoi segnalarci qualunque caso di abusi, maltrattamenti, violenze sessuali, malagiustizia, malfunzionamento delle istituzioni preposte alla tutela dei minori e della famiglia quali Servizi Sociali, Tribunale dei Minori, consultori etc.

Puoi farlo inviando una mail a denunce@iosocarmela.net , sarai contattato e senza alcuna spesa sarai affiancato ed assistito dalla nostra Associazione in tutti i percorsi che dovremmo seguire per far valere e rispettare i tuoi diritti.
Associazione "IoSoCarmela" Onlus per la tutela dei diritti dei minori e della famiglia.



Siamo i genitori di Carmela Cirella, una ragazzina di tredici anni che il 15 aprile del 2007 è volata giù dal settimo piano di una palazzina del quartiere Paolo VI di Taranto, dopo aver subito diversi abusi e violenze sessuali da parte di individui certamente non degni di essere denominati come esseri umani, ma soprattutto dopo aver constatato sulla propria pelle l'assoluta incapacità delle istituzioni, nel rispondere alle sue richieste di aiuto.

La nostra triste e drammatica vicenda ci ha fatto capire quanto siamo messi male nel nostro paese per quanto riguarda i servizi sociali e soprattutto quanto è grave la situazione dal punto di vista del rispetto dei diritti umani e civili dei minori e delle loro famiglie.
Per questi motivi e naturalmente per rendere onore alla memoria di nostra figlia e dare un senso alla sua morte, nasce l'Associazione "IoSòCarmela", che sfruttando (purtroppo) la nostra personale esperienza, intende metterla a disposizione di chiunque dovesse trovarsi in situazioni di qualunque genere di disagio, maltrattamenti abusi e violenze sessuali e non, affinchè quello che è successo a noi non accada a nessun altro.

Perchè "IoSòCarmela"? Abbiamo deciso di chiamare così la nostra Associazione perchè questa era una frase che nostra figlia usava tantissimo e ogni volta con significati diversi, a volte la usava quando si sentiva esclusa per richiedere attenzione, altre volte la usava a mò di vanto quando si sentiva non all'altezza della situazione, altre ancora per farsi coraggio da sola nell'affrontare i problemi, sempre ed in ogni suo quaderno libro o diario era scritta nelle pagine forse per far ricordare a chiunque leggesse che lei era una persona e che come tale aveva il bisogno di sentirsi accettata e rispettata per quello che era, ma soprattutto è stato quell'urlo strozzato in gola che nel mentre cadeva giù da quel maledettissimo settimo piano avrebbe voluto gridare a tutti coloro che le avevano fatto del male, a tutti coloro che non avevano saputo o voluto aiutarla ed al mondo intero per trasmettere tutta la sua disperazione ed il suo dolore che la hanno spinta giù e terminare il suo cammino in questo mondo ingiusto e crudele soprattutto verso i più bisognosi, a soli 13 anni quell'urlo le è rimasto strozzato in gola.

Tra gli obiettivi della nostra Associazione, oltre ad affiancare ed assistere coloro che si rivolgeranno a noi per chiedere aiuto e conforto, ci sono altri non meno importanti finalizzati al miglioramento dell'attuale situazione del nostro paese che riguardano queste problematiche, infatti, oltre ad aiutare chi vive queste drammatiche vicende, intendiamo anche muoverci cercando di lavorare molto sulla prevenzione realizzando dei progetti mirati e personalizzati per ogni singolo istituto scolastico, che rispondano alle esigenze che emergeranno da una prima ricerca attraverso dei questionari anonimi in cui appunto si cercherà di individuare insieme al corpo docenti quali argomentazioni affrontare.

Un altro nostro obiettivo è quello di batterci affinchè le istituzioni che sono preposte per dare assistenza e tutela ai minori e alle famiglie, facciano realmente il loro lavoro con coscienza e si provi a creare un rapporto diverso tra le famiglie e quelle istituzioni (più di tutte il Tribunale dei Minori ed i Servizi Sociali) che a volte e purtroppo sempre più spesso anzichè adempiere a quei compiti a cui sono preposti, di fatto diventano un ulteriore problema per coloro i quali si sono trovati nelle condizioni di rivolgersi a loro per chiedere aiuto.



ASSENZACREATIVA24ORE:

Mi piacerebbe trasformare questo evento da virtuale e reale, mi piacerebbe una ASSENZACREATIVA lunga 24ORE.

Si potrebbe fare in un teatro, in una tenda, in uno spazio pubblico dove portare opere, leggere poesie, scritti brevi. Mi piacerebbe celebrare così il prossimo 25 novembre.

Mi piacerebbe farlo a Roma e potrebbe essere fatto in tante altre città, paesi…
 

Pina Nuzzo 
Roma 16 giugno 2013

EVENTO PERMANENTE: aperto il 25 novembre scorso fino al prossimo 25.

Un modo per non dimenticare le tante donne "assenti" e ricordarle durante tutto l'anno con link, poesie, pensieri testimonianze.

Qui si partecipa.

Pina Nuzzo
Roma 12 maggio 2013

Per contaminare l’assenza delle tante donne morte a causa della violenza, con una presenza attiva e creativa, il Laboratorio Donnae apre – da oggi fino al 25 novembre – questo spazio dove potete lasciare i vostri pensieri in versi e racconti, disegni e fotografie, musica e animazioni grafiche. Tutto quel che potete attingere dalla vostra creatività per riempire il vuoto, per lasciare il vostro (con)tributo.


25 novembre 2012: UN VARCO NELL'ASSENZA

I contributi arrivati finora hanno aperto un varco nell'assenza; la vostra creatività sta invadendo di colori e sensazioni il vuoto lasciato dalle donne vittime di violenza. Ringraziamo le tante donne che hanno partecipato attingendo al proprio estro, al proprio vissuto, scavando nei pensieri fino a rendere questa assenzacreativa sempre più piena, sempre meno assente. Un grazie agli uomini che con garbo hanno segnalato la loro (con)partecipazione.
Per dare modo a questo flusso creativo di superare gli argini del tempo e trovare la propria direzione abbiamo pensato di modificare la data - simbolicamente l’abbiamo posticipata al 25 novembre 2013 – anche per capire se e come traghettare l'evento oltre la data stabilita inizialmente. 
Vi invitiamo a proseguire con noi il percorso intrapreso inviando altri (con)tributi e suggerimenti. 


Pina Nuzzo e Elisabetta Pierri


15 dicembre 2012: ASSENZACREATIVA di Elisabetta Pierri
Di una corsa sulle scale, quando credeva ci fosse ancora tempo per scappare.
Di un’implorazione soffocata, quando sperava le parole potessero muovere a pietà.
Di una mano davanti al volto, quando pensava di poter così parare il colpo.
Di un caffè ancora tiepido e un abito pronto per essere indossato, quando l’irreparabile ha già fatto il suo corso.
Del suo nome che risuona da una televisione, quando ormai è già parte di uno show paradossale.
Di un suo pensiero, di un suo sbadiglio, di una sua scelta, della sua corsa in ospedale.

Cosa rimane nel tempo se non una sconfinata assenza?

Eppure, nel vuoto dell’assenza si possono lanciare cose, nel vuoto possono rimbalzare i suoni delle cose, lì dentro le cose possono unirsi e confondersi e creare altre cose.

E allora inizio, e allora iniziamo.

Per coloro che sono lì, per noi che siamo fuori, perché nessuna di più debba finire nell’assenza.
Iniziamo a creare e a fare, ricordando a nostro modo quello che è stato, descriviamo quello che è, costruiamo con parole e immagini e suoni e tutto quel che abbiamo a disposizione un percorso virtuale e concreto per ricordare ciascuna di loro, affinché non vi sia più nessuna di loro, perché divenga intollerabile che vi sia ancora una sola di loro.


6 luglio COME E PERCHE'

Contro i femminicidi e stupri il 6 luglio a Roma faremo tre presidi dalle 10 in poi, al:
Ministero delle  Pari opportunità largo Chigi, 19 (concentramento)
Ministero di Grazia e Giustizia, via Arenula, 70
Ministero degli Interni, piazza del Viminale

nella maniera più visibile e vivace possibile.

Vogliamo fare presidi molto combattivi ...

Inviteremo a venire stampa tv, i free lance della stampa scritta e web, e se possibile compagne impegnate in teatro, musica e nei mezzi di comunicazione.
Sono e saranno presidi di protesta in nome di tutte le donne stuprate offese, uccise, ma anche sfruttate e oppresse sempre e ovunque!
Questo è il messaggio che vogliamo dare a tutti!

Ci sembrano presidi importanti per tutte, per questo continuiamo a rivolgerci soprattutto alle donne e compagne romane, ma a tutte in ogni città, perchè ci siano e sostengano quelle compagne che con decisione sforzi e sacrifici vengono in delegazione e in rappresentanza, da Palermo, Taranto, altre città della puglia e del sud, Milano, Bologna, L'Aquila e altre città del centro-nord.

Siamo donne proletarie e combattive che cercano di far sentire la voce della maggioranza delle donne.

Certo non abbiamo ora i numeri per fare cortei, speriamo che questo possa avvenire in autunno - ma per fare presidi itineranti i numeri ci sono e vorremmo essere il più possibile.

L'iniziativa, con i presidi e il resto, al di là dei numeri, non è un corteo normale ma una mobilitazione contro i centri responsabili dei femminicidi e violenza sulle donne - e andiamo a lottare dove vi sono " i palazzi del potere", il più vicino possibile, e vi rimarremo.

Al Ministero delle pari opportunità vogliamo anche denunciare le "false e controproducenti soluzioni" del governo (abbiamo chiesto tra l'altro un incontro con la Ministra Idem, soprattutto per dire cosa non vogliamo); al Ministero di Grazia e Giustizia vogliamo denunciare il modo come stanno facendo i processi (in cui le donne sono violentate o uccise per la seconda volta) e le vergognose sentenze, in primis quella per Marinella a Montalto di Castro;
al Viminale, perchè non ci sta affatto bene che ci sia ora anche la Rauti ad "occuparsi di donne" e che si costruiscano le "larghe intese" sulla pelle delle donne!

Il 6 luglio facciamo una iniziativa contro il governo, anzi potremmo dire contro tutti governi e lo Stato e non siamo lì per migliorare governi e stato.

Infine, vogliamo andare anche alle ambasciate per portare nelle forme possibili solidarietà e protesta alle donne in lotta in Turchia e India contro stupri/assassini e repressione.

Chiediamo a tutte di far circolare questo comunicato .

Chiediamo a chi non può venire di mandare un messaggio comunque.

Un forte saluto di lotta,

Luigia e Concetta

per info-adesioni: sommosprol@gmail.com 


Spazio Solidarieta'

 

Buongiorno a tutti,


Ho creato da pochi giorni uno spazio (Spazio Solidarietà) dedicato alle persone meno fortunate. 
Cerchiamo di dare voce a coloro che vivono una situazione di disagio psichico e/o di disabilità, ma anche a persone che affrontano situazioni onerose a causa di malattie.

Il tutto avviene in forma anonima e gratuita, ma con la possibilità di gestire i contatti (qualora ve ne fossero) privatamente. 
Tengo davvero molto a questa iniziativa perché credo nel valore della Solidarietà. 
Se condividete con me questa iniziativa, vi invito ad esporre le vostre opinioni in merito, per far sì che questo spazio sia il più completo e utile possibile.

Vi prego della massima serietà, e anche se non siete interessati, se potete, condividete questo annuncio. Grazie. 
 

Dr.ssa Mirella Mazzaccaro.
 

 

"Ciò che facciamo non è che una goccia nell'Oceano.

Ma, se questa goccia non fosse nell'Oceano, vi mancherebbe." 


 

https://psicologaonlinesalerno.it/forum/index.php#c18


Progetto : "Storie di ordinaria resistenza femminile"

Concorso letterario proprosto dall'associazione "Donna al traguardo ONLUS"

E' un concorso letterario che si svolge da più di 10 anni tramite il quale le donne possono raccontarsi nelle proprie storie.

Alla fine, il concorso prevede la pubblicazione di un libro che raccolga tutti i contributi.

 

FINALITA' DEL PREMIO

Per esaltare e tutelare le storie femminili l'Associazione Donne al Traguardo promuove il premio :


"Donna al Traguardo dell'Anno"

CAGLIARI 2 DICEMBRE 2012

SALA CONFERENZE THOTEL

VIA DEI GIUDICATI

ORE 18:00

 

[PREMIO 2012 DONNA AL TRAGUARDO DELL'ANNO - 3° PREMIO SORELLANZA]

 

Il concorso si articola in due sezioni:

 

Donna al Traguardo dell'Anno
Raccontiamo le donne

La prima sezione premia una donna la cui storia risulti significativa per coraggio, determinazione, forza di volontà nel superare le difficoltà della vita familiare, sociale e lavorativa.
La seconda sezione premia l'autrice o l'autore di una storia di donna significativa nel contenuto e pregevole nella forma.
Il concorso è aperto a tutti coloro che raccolgono l'invito a raccontare storie di donne descrivendone l'esempio di forza ed eroismo quotidiano.

La prima classificata della sezione "Donna al Traguardo dell'Anno" riceverà un premio in denaro di 500 euro e una targa ricordo.
Il vincitore della seconda sezione riceverà una targa ricordo ed una raccolta di libri sardi offerti dalla Presidenza del Consiglio Regionale della Sardegna del Comune di Cagliari - Assessorato alla Cultura.

La giuria si riserva di assegnare premi speciali e menzioni.

Sono ammesse le storie raccontate in prima persona dalle dirette interessate.

Le storie non devono superare le tre pagine dattiloscritte e potranno essere raccontate anche in lingua sarda.

In tal caso è richiesta anche la traduzione in italiano.
 

Ogni elaborato dovrà essere corredato dalle generalità complete dell'autore e della donna protagonista della storia segnalata (nome, cognome, luogo e data di nascita, indirizzo e recapito telefonico).
 

Sarà cura dell'autore verificare che la partecipazione al Premio risulti gradita alla donna proposta.
 

La segreteria provvederà a comunicare ai concorrenti la data ed il luogo della premiazione mentre l'esito del concorso sarà reso noto in sede di premiazione.
 

I racconti potranno riguardare donne di qualsiasi età, razza, religione e condizione sociale.

Non potranno essere oggetto di segnalazione le donne comprese nella giuria e nel consiglio direttivo dell'Associazione Donne al Traguardo.
 

Gli elaborati dovranno pervenire alla Giuria del Premio entro il 17 Novembre 2012.
 

Potranno essere consegnati a mano, inviati per posta a :


Associazione Donne al Traguardo
via Monsignor Piovella, 26 - 09121 Cagliari
o trasmessi per posta elettronica al seguente recapito:
donnealtraguardo@hotmail.com

 

La promozione si terrà a Cagliari
Domenica 2 dicembre 2012
con inizio alle ore 18, nella sala conferenze del Thotel
(via Dei Giudicati).

 

Una selezione delle storie in concorso sarà pubblicato in un volume a cura della segreteria del Premio.
 

3° PREMIO SORELLANZA
 

L'associazione premierà con una targa ricordo la donna che si è distinta maggiormente per la vicinanza alle donne e per aver sviluppato azioni significative a loro favore.

Le segnalazioni, complete di generalità e recapiti della donna prescelta e relative motivazioni, dovranno pervenire entro il 17 novembre 2012 con le stesse modalità delle storie in concorso.
 

IL CONSIGLIO DIRETTIVO DONNE AL TRAGUARDO
Presidente: Silvana Migoni
Componenti :
Carla Migoni, Nora Alba, Mariella Pusceddu, Anna Addis


Progetto : "Storie di donne"

 

Il dolore che ci portiamo dentro va' fatto uscire!

 

E' da parecchio tempo ormai che rifletto sull'eventuale pubblicazione di un libro in cui, oltre la mia esperienza personale nel campo della lotta alla violenza, vorrei includere tante altre testimonianze di chi ha subito molestie e/o abusi in età infantile/pre adolescenziale o adulta.
In particolare vorrei che ogni testimonianza includesse:
 - il racconto dell'abuso/molestia in generale (non serve che entriate nei dettagli perche' so quanto sia doloroso),

- chi era il pedofilo o l'abusante (amico di famiglia, parente, genitore, sconosciuto, insegnante,...),
- come avete reagito: se siete rimaste nel silenzio o parlato in famiglia/scuola/amici...,
- se avete parlato, come hanno reagito gli altri ( siete stati isolati, hanno fatto denuncia, non vi hanno creduto,vi hanno mandato da uno  psicologo, vi hanno messo a tacere, magari dicendo che "i bambini mentono sempre"),
- che conseguenze riportate oggi dopo tot anni (attacchi di panico, depressione, anoressia, problemi sessuali\affettivi,...),
- se avete ottenuto giustizia, oppure no,

- tutto quello che vi sentite di dire a chi ha vissuto simili esperienze .

- come mai avete accettato di dare la vostra testimonianza (ritenete serva ad altre donne, vi fa stare meglio parlarne ecc.),

- secondo voi, cosa si potrebbe fare per tenere sotto controllo il fenomeno della violenza?

- Qual'e' il ruolo della famiglia, degli insegnanti o degli educatori?

Ovviamente verranno usati nomi falsi, magari stranieri.
Il ricavato dalla pubblicazione verra' devoluto ad associazioni contro la violenza sulle donne e contro la pedofilia. 

Il libro sara' realizzato con la collaborazione di "Tempo Spazio Donna" e di alcune psicologhe.
So che è difficile parlarne, ma scrivendo sotto anonimato vorrei che questo fosse un modo per voi (come per me) di trovare sfogo, facendo del bene e donando una lettura che molti genitori troveranno utile per capire che i rischi sono tanti per i figli, per insegnare loro come è meglio comportarsi se scoprono che i figli sono vittime di abusi, per far capire alle altre vittime come noi che non sono sole, che si puo' uscirne,
per mettere i carnefici di fronte alle conseguenze delle loro azioni (sempre che dei mostri così possano provare qualche senso di colpa...).
Se volete partecipare inviatemi la vostra storia raccontata in prima persona, firmata con un nick e senza fare nomi reali.

Un grazie sentito a chi vorra' partecipare,

veronica.picazzo@hotmail.it

 

 

Commento della scrittrice Claudia Mehler (autrice del libro "Alla fine resta l'amore", sul tema della pedofilia) :

"Mi sembra un'iniziativa importante... sono le parole delle vittime che non ascoltiamo abbastanza... prima di tutto perchè spesso non riescono a trovarle... poi perchè se le trovano troppo spesso non vengono ascoltate, o credute... saluto e ringrazio anche Giulia per la partecipazione della sua lettura... (se mi autorizzi la metto sul sito del libro!) Un abbraccio a voi tutte. Grazie! "
 


 

Il rispetto

è molto di più di una parola,

il rispetto

non si pronuncia 

si dimostra. 

Il rispetto

è sincerità,

coerenza e lealtà. 
 

È il saper guardare gli altri

come guarderesti te stesso,

esattamente allo stesso

identico modo.

Se hai sofferto

e sai cosa vuol dire,

non far soffrire.
 

Se sei stato deluso,

non deludere!
 

Se sei stato ferito,

non ferire!
 

Non usare le persone,

non entrare nei loro cuori

solo per vincere battaglie con te stesso,

quella che hai di fronte

è una persona come te,

nulla ti ha fatto

e magari dietro di essa

ci sono dolori più grandi dei tuoi!

 

Anna Scardina

 


Contatti

Quelle come noi

veronica.picazzo@hotmail.it

 

Serve che gli uomini vengano educati al rispetto ed alla gestione delle proprie emozioni, violenza ed aggressività...

è un impotente un uomo che non sa controllarsi e tenersi in consapevolezza e meditazione.

Marianna Vasile