Per chi ama una donna che ha avuto brutte esperienze

19.04.2013 16:39

 

Noi...

Non è che non vogliamo amarvi. Non scappiamo per essere rincorse. Non siamo le ... che vogliono farvi del male. Combattiamo tra la nostra forza (e la scagliamo spesso contro di voi) e la dolcezza che ci neghiamo perché dobbiamo sempre correre più degli altri per essere più forti, per sopravvivere. Abbiamo paura di essere lasciate, abbiamo paura che ci buttiate via. Abbiamo paura di amarvi perché non sappiamo cos'è l'amore, abbiamo paura di noi, di farvi stare male, non sappiamo nemmeno se ci meritiamo quello che ci date..sappiamo a malapena riconoscerlo..vi diciamo "Lascia perdere e smettiamola qui"..quando in realtà probabilmente vi amiamo già senza farne a meno e per la prima volta. Ho perso così, l'unico uomo che abbia mai amato nella mia vita. Anche se sono giovane e forse ne arriveranno tanti altri...non mi interessa. Lui era il mio uomo...mi sono comportata male. Ho sbagliato tutto. In questo senso...non conosco la soluzione. So che lasciarmi con me stessa, così, con la sua indifferenza mi ha distrutta...mi sono sentita buttata via sul serio. Ma questo mi è servito. Io che ho sempre, nonostante tutto, cercato uomini che mi stessero vicino anche solo come "amici" (begli amici..)..che ho sempre tentato di risolvermi il mio problema da sola..sono impazzita..di dolore, di rabbia, di solitudine. Ma poi mi sono rialzata in piedi, il suo rifiuto è stata la mia rinascita. In pochi mesi ho risolto problemi gravi di anni. Ho capito cosa significa perdere l'unico uomo che si possa amare e con il quale ORA (e non prima) desideravo un futuro. Ho capito che bisogna mollare la presa e che non bisogna litigare..ho capito che quando ti capita un ben di dio di amore..bisogna prenderlo e non scappare..ma ormai è tutto perso. Agli uomini che ci amano posso solo dire "Non mollate la presa" se siete convinti con un cuore onesto, di amarci e di volere noi e solo noi e non dopo un anno altre 10..e soprattutto se con cuore onesto e non con l'ossessione di un uomo egoista e con dei problemi, siete convinti che vi amiamo. Se la cosa invece finisce per farvi impazzire...rimetteteci in riga. Dateci un limite. Abbiamo bisogno di qualcuno che per una volta ci dica di smetterla di scappare dal problema e soprattutto che sappia dosare la compassione e il rispetto. Vi odieremo, ci incazzeremo e scapperemo via. Se scapperemo via: non eravamo pronte per amarvi e se vi amavamo, vi rimpiangeremo; se vi odieremo equivarrà all'amore..passateci sopra, vi saremo fedeli. Se ci incazzeremo saranno solo menzogne. Noi abbiamo bisogno di sentirci dire proprio questo.

Questa era la riflessione di una donna, di cui ovviamente non riporto il nome per motivi di privacy, che ho deciso di riportare perche' trovo esprima in maniera molto chiara cosa significhi la parola "amore" per chi ha subito violenze.

Stare vicino ad una donna che ha subito violenze (scritto da 21 grammi, sito alfemminile)

Forse pensi che se non fosse uscita di casa, a quellora, non le sarebbe successo nulla.
Probabilmente ti senti impotente o frustata/o perché lei non è andata a denunciare il fatto e non vuole farlo
Forse sei turbato/a perché ti ha detto che suo marito non rispetta il suo desiderio e le impone comportamenti sessuali che lei non accetta.

Di fronte a fatti di violenza sessuale da sconosciuti o allinterno della coppia, è frequente avere sentimenti contrastanti. E difficile uscire dagli stereotipi circa la violenza sessuale ed avere un atteggiamento veramente libero dal giudizio. La donna stessa ha avuto bisogno di tempo per capire che cosa le è successo, accettare le proprie reazioni (dolore, colpa, rabbia, paura). Potrebbe essere utile sapere che la vicinanza e presenza come amica/o, familiare e partner è importante per non farla sentire sola. Tuttavia sarà lei a decidere che cosa fare.

Forse provi rabbia perché questi fatti accadono ancora.
Probabilmente come donna senti di avere paura che qualcuno possa fare a te quello che è stato fatto a lei.
Forse pensi che, se fosse capitato a te, non avresti la forza di superarlo.
Forse pensi che sia un fatto così grave da non sentirti in grado di starle vicino.

Come donna accogliere il dolore di unaltra donna che ha subito violenza sessuale pu significare identificarsi con lei e quindi viverlo sulla propria pelle. Talvolta questo pu portare ad allontanarsi da lei per evitare di soffrire.

Se sei il/la suo/a partner

Forse ti senti invaso/a dalla rabbia e dal dolore e non riesci ad occuparti di lei.
Forse avresti voglia di farla pagare a chi le ha fatto del male.
Probabilmente sei preoccupato/a per la salute fisica e psicologica della tua compagna.
Forse pensi che da te si aspetta un aiuto più importante e per questo ti senti una grande responsabilità.
Forse la vedi soffrire e vorresti confortarla.
Forse sei confuso/a, perché lei ti dice che ha paura, non vuole uscire di casa, ma neanche rimanere sola.
Forse ti senti rifiutato/a da lei e condizionato dalla sua esperienza.
Ti senti probabilmente in crisi dal momento che anche tu sei un uomo.
Se sei una donna, dovrei fare i conti con le tue esperienze di violenza o con quello che la violenza suscita in te

Essere il compagno/la compagna di una donna che ha subito violenza sessuale significa affrontare la rabbia per quanto è accaduto e fare i conti con la sensazione di aver subito una profonda ingiustizia. A questo spesso si accompagna un senso di impotenza nei confronti della sofferenza della donna, che talvolta non si sente in grado di parlarne con il proprio partner e tende a chiudersi nel proprio dolore o a cercare altre persone meno coinvolte con cui parlarne. Spesso i partner faticano ad accettare che per la donna la denuncia non è la soluzione. Non è detto, infatti, che, per lei, appagare il bisogno di giustizia sia una priorità. Per tutto questo pu essere importante darsi la possibilità di parlare con qualcuno della propria sofferenza e delle proprie difficoltà.

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Serve che gli uomini vengano educati al rispetto ed alla gestione delle proprie emozioni, violenza ed aggressività...

è un impotente un uomo che non sa controllarsi e tenersi in consapevolezza e meditazione.

Marianna Vasile