Eterea bellezza, sospirata aurora di rosa incedente sulle ali tenui del giorno incipiente. Silente compagna, celeste consolatrice dei sogni infranti di una donna. Assiderate dal ghiaccio della violenza sconvolgente in un fremito emergono foriere di speranza e conforto. Celestiali, indimenticabili emozioni della prima volta. Ricordi quelle tenere sensazioni, angelo dolente? L'abbraccio avvolgente, palpitante di dolcezza, la purezza dei baci, tenere carezze, parole sussurrate a fior di labbra nella notte risplendente dell'amore, all'ombra del sentimento nascente. Rammenti, angelo ferito? Un giorno d'improvviso la barbarie subita, dignità calpestata, la nivea magnolia dei sogni violata. Notte polare del cuore sognando l'aurora boreale. Illusioni disperse nella tormenta accecante del dolore. Lacrime invisibili, gemme risplendenti, lo scrigno delle emozioni pure saccheggiato nel pianto silente dell'anima un fiore soffocato. Giglio gettato nel fango stella oscurata sorriso svanito arcobaleno dissolto primavera negata. Farfalla dalla ali tarpate, ridestati al volo soave. Nella consapevolezza della tua nivea, intima, eterna purezza nel ricordo carezzevole del tuo primo amore cancella coraggiosamente l'oltraggio dal cuore. Come variopinta fenice dispiega nuovamente le ali al sorprendente, rigenerante, indomito volo. |
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Serve che gli uomini vengano educati al rispetto ed alla gestione delle proprie emozioni, violenza ed aggressività...
è un impotente un uomo che non sa controllarsi e tenersi in consapevolezza e meditazione.
Marianna Vasile