Caso di stupro a Bergamo

14.01.2013 21:28

E’ stato arrestato il 32enne di origine kosovara accusato di aver stuprato una 24enne nella notte di venerdì scorso a Bergamo.

Vilson Ramaj, sposato con due figli e da anni residente in Italia, è stato fermato dalla Polizia ieri pomeriggio alle 16:30.L’aggressione era avvenuta in un parcheggio in via Alberico da Rosciate, nel centrale quartiere di Borgo Santa Caterina, poco lontano da un bar in cui la ragazza aveva trascorso una serata con alcune amiche.

Erano circa le 2 quando la giovane, diretta verso la sua auto, è stata avvicinata da Ramaj, che le ha insistentemente offerto un passaggio.

Al rifiuto della ragazza, l’uomo è sceso dalla sua Seicento bianca e l’ha violentata sul cofano di un’auto per poi fuggire verso casa.

Giunte sul posto, le amiche hanno chiamato il 118, che ha trasportato la 24enne all’ospedale per i controlli obbligatori nei casi di violenza sessuale.

Dalle visite mediche è emerso che la ragazza era incinta di poche settimane, ma la violenza non avrebbe danneggiato la gravidanza.Dal confronto tra le informazioni fornite dalla vittima e i filmati delle telecamere di sorveglianza della questura, la Squadra Mobile è risalita alla targa della Seicento e all’identità dell’uomo, arrestato nello stesso parcheggio mentre tornava a casa.

Durante l'interrogatorio in questura Ramaj, incensurato e impiegato come facchino, si è avvalso della facoltà di non rispondere. L’uomo si trova ora agli arresti domiciliari, un provvedimento che ha scatenato forti polemiche.

Verso le 23 di venerdì scorso, infatti, circa 200 persone, per lo più ultras dell'Atalanta, si sono dirette verso la sua abitazione, lanciando fumogeni e bottiglie. Solo la presenza di Polizia e Carabinieri, che hanno chiuso l’accesso alla strada, lo ha sottratto al linciaggio.

Una manifestazione più pacifica, invece, si è svolta ieri sera lungo le strade di Borgo Santa Caterina.

300 persone hanno partecipato ad una fiaccolata di protesta promossa dal consiglio comunale contro la violenza sulle donne, cui ha preso parte anche il sindaco di Bergamo Franco Tertorio insieme alla moglie. Al termine della marcia, però, alcuni tifosi atalantini si sono avvicinati all’abitazione di Ramaj, ancora protetta dalle Forze dell’ordine, esponendo uno striscione con la scritta “Datelo a noi”.
 

 

Non rispondiamo alla violenza con altra violenza,irrompere sotto casa di quell'uomo probabilmente non servira' a molto...Facciamo sentire la nostra voce diversamente...Un modo per protestare pacificamente e' firmare la petizione per revocare i domicialiari a quel verme e spedirlo come e' giusto in galera (sperando ci rimanga per sempre,ma sappiamo tuttti che non sara' cosi').Ma dobbiamo essere tutte unite piu' che mai per raggiungere dei risultati.Ringrazio tutte coloro che vorranno firmare,pensate che quella donna avrebbe potuto essere vostra madre o vostra sorella...queste violenze che limitano la nostra liberta' e ci fanno vivere nel terrore devono finire! 
 

Firma anche tu la petizione per revocare gli arresti domiciliari allo stupratore di Bergamo! Lo vogliamo in carcere. Vogliamo giustizia!



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Roba da Donne 

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Serve che gli uomini vengano educati al rispetto ed alla gestione delle proprie emozioni, violenza ed aggressività...

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Marianna Vasile